Virus Zika, perché è una "Emergenza internazionale di salute pubblica”





L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms /Who) ha designato la diffusione del virus Zika “un’emergenza internazionale di salute pubblica”. Una definizione che dovrebbe portare a una risposta coordinata sul piano globale a questo virus, diffuso dalle zanzare, che è stato messo in relazione dalle autorità sanitarie a malformazioni nei neonati e che non ha un vaccino.Prima del Zika, l’Oms aveva designato allo stesso modo l’Ebola (agosto 2014) e la Polio (maggio 2014) e l’H1n1 (influenza suina) nel 2009.La dichiarazione è arrivata al termine di una riunione della Commissione istituita dall’Oms lunedì 1 febbraio 2016, che ha tenuto a precisare che Zika resta una minaccia molto meno preoccupante delle altre, ma che la dichiarazione è dovuta solo al legame, peraltro per ora solo presunto, con la microcefalia.“Gli esperti — ha spiegato il direttore generale Margaret Chan — sono stati d’accordo nell’affermare che la relazione causale tra l’infezione da virus Zika in gravidanza e la microcefalia è ‘fortemente sospetta’, anche se non è ancora scientificamente provata”. Il comitato, ha aggiunto, non ritiene al momento che ci siano le condizioni per chiedere restrizioni nei viaggi o nei commerci per prevenire la diffusione del virus.Lo Zika virus da solo non sarebbe stato definito un’emergenza — ha sottolineato David Heymann, a capo della commissione — perché per quanto ne sappiamo non causa condizioni cliniche gravi. È solo per questo possibile legame con la microcefalia che abbiamo deciso di dichiararla emergenza internazionale, ma non sappiamo quanto ci vorrà per trovare il collegamento”.Heymann ha ricordato che al momento per le donne in gravidanza sono sconsigliati i viaggi nei paesi colpiti.Il fondo per le emergenzeAl momento la strategia che l’Oms metterà in campo insieme alle istituzioni locali, utilizzando per la prima volta il fondo per le emergenze istituito dopo l’epidemia di Ebola, consisterà nella distribuzione di materiale protettivo e consulenza alle donne in gravidanza, a una stretta sorveglianza nei paesi colpiti anche per verificare l’effettivo legame tra virus e microcefalia, e a un impulso alla ricerca per trovare un test rapido e, in un secondo momento, un vaccino e una cura.La dichiarazione di emergenza internazionale, ha precisato Chan, servirà proprio ad avere uno sforzo coordinato in queste direzioni.BrasileIntanto in Brasile la presidente della Repubblica, Dilma Rousseff, ha firmato una misura provvisoria che autorizza l’accesso forzoso agli immobili in presenza di potenziali focolai larvali di ‘Aedes aegypti’, la zanzara responsabile per la trasmissione del virus. In base al provvedimento — pubblicato oggi sulla locale gazzetta ufficiale — in caso di “imminente pericolo per la salute pubblica” agenti sanitari potranno entrare in edifici pubblici e privati quando abbandonati o in assenza di persone che possano autorizzarne l’ingresso

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Pubblicato il: 2 Febbraio 2016

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