
SPESSO è il rifugio degli scrittori di fantascienza a corto di idee nuove, ma questa volta, anche se non è certo uno studio unico nel suo genere, a trattare l’argomento “viaggi nel tempo” sono due fisici statunitensi. In particolare, Ben Tippett dell’University of British Columbia e David Tsang dell’University of Maryland, hanno annunciato che, da un punto di vista teorico, è possibile andare avanti e indietro nel tempo.La ricerca, pubblicata sulla rivista Classical and Quantum Gravity, è stata denominata “Traversable acausal retrograde domains in spacetime” (Dominio retrogrado non casuale trasversale nello spaziotempo), il cui acronimo è “Tardis”, esattamente come la celebre macchina del tempo usata dal Dottore, il protagonista della serie di fantascienza Doctor Who. Una scelta mirata, per ricordare da subito l’argomento di uno studio che ha avuto come base di partenza alcune considerazioni riguardanti la relatività generale, come è capitato molte altre volte in precedenza quando sono state trattate tematiche di questo tipo. Innanzitutto, ricorda Tippett, la visione tridimensionale dell’universo è sbagliata; infatti, sono quattro le dimensioni (lunghezza, larghezza, profondità, tempo) che devono essere immaginate contemporaneamente per formare un’unica entità, lo spaziotempo. Quest’ultimo, rileva Tippett, è curvo, tanto che i pianeti si muovono seguendo proprio orbite curve e non linee rette
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