
Lo studente universitario che rimane a casa con mamma e papà, mantenuto di tutto punto, fino alla soglia dei trent’anni (se non oltre)? Uno scenario che in Italia, purtroppo, è un fenomeno molto diffuso. A confermarlo sono anche i dati dell’ultimo rapporto Eurostudent 2016-2018: rispetto ai giovani italiani, ad esempio, i loro coetanei scandinavi o anglosassoni sono decisamente più intraprendenti. Si tratta, però, di una conclusione che merita subito una precisazione: il nostro sistema, ad oggi, non fa nulla per ‘finanziare’ l’indipendenza dei giovani. Basti pensare allo strumento dello stage: opportunità di formazione e inserimento nel mondo del lavoro che, il più delle volte, si traducono in rimborsi minimi e mansioni degradanti rispetto al curriculum costruito con anni di sacrificio. Cosa si fa all’estero per emancipare i ragazzi I giovani italiani, poi, escono ulteriormente penalizzati da un quadro didattico che non offre corsi di laurea gratuiti o assegni mensili studiati appositamente per allontanarsi dal nido familiare.
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