
Giovane, fresco e poco tannico. È questo l’identikit del vino rosso ideale per accompagnare molti piatti a base di pesce. Un accostamento non più insolito (anche se di recente, nel corso del G7 di Taormina, l’abbinamento tra Nerello Mascalese e ricciola ha stupito non poco il marito di Angela Merkel durante la cena ufficiale), che spinge numerose cantine italiane a insistere sulla produzione di vini dotati di caratteristiche che li rendono vincenti nel gioco dell’accoppiamento tra cibo e vino. Se le preparazioni dalla lunga cottura sono quelle che per prime hanno sdoganato l’abbinamento del pesce con il vino rosso, le barriere sono definitivamente crollate con il dilagare delle ricette e dei sapori orientali, il cui bagaglio di spezie giustifica l’accostamento anche a vini rossi di buona struttura. Considerata la ricchezza del patrimonio vitivinicolo italiano, c’è di che sbizzarrirsi
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