
Come illustrazione della traduzione del Carme 53 di Catullo abbiamo scelto il quadro ” Cicerone denuncia Catilina” di Cesare Maccari (1880); forse perché più simile come immagine alla situazione realmente descritta nel carme. Carme 53 Catullo: testo latino Risi nescio quem modo e corona, qui, cum mirifice Vatiniana meus crimina Calvos explicasset admirans ait haec manusque tollens, “di magni, salaputium disertum!” Carme 53 Catullo: traduzione in italiano Risi almeno non so di un tale tra il pubblico, che, mentre il mio Calvo aveva magnificamente esposto i delitti vatiniani, meravigliandosi ed alzando le mani s’espresse così: “Immensi Dei, che eloquente quel piccolo cosetto!” Commento al carme 53 di Catullo: Catullo scrisse la poesia riferendosi al poeta Gaio Licinio Calvo (che si pensa possa essere nato il 28 maggio 82 a.C. e morto nel 47 a.C. circa); questo poeta era anche un oratore dell’antica Roma piuttosto noto; figlio di Licinio Macer e quindi membro della gens Licinia, era amico del poeta Catullo, di cui condivideva lo stile e il soggetto. Lo stile oratorio di Gaio Licio Calvo si opponeva alla scuola “orientalae” in favore di un modello più semplice; indicò Cicerone come prolisso e artificiale
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