TAVI più efficace della chirurgia anche nei pazienti a rischio intermedio





La TAVI, l’intervento per sostituire, in caso di stenosi aortica, la valvola aortica degenerata per via transcatetere, dall’inguine o attraverso la punta del cuore, senza ricorrere a un intervento di cardiochirurgia a cuore aperto, non sarà più riservata ai soli pazienti inoperabili o a rischio operatorio troppo elevato. Lo ha stabilito nelle scorse settimane la concessione, sulla base dei dati emersi dagli studi scientifici, del marchio CE alla valvola SAPIEN 3 di Edwards Lifesciences, per l’indicazione all’impiego anche nei pazienti a cosiddetto rischio intermedio, per i quali sarebbe possibile intervenire con entrambi gli approcci. L’impianto per via transcatetere della valvola SAPIEN 3, in pazienti con stenosi aortica grave e sintomatica a rischio intermedio, dimezza rispetto all’intervento cardiochirurgico – da 16,6% a 8,4% – l’endpoint combinato di mortalità e rischio di un ictus invalidante.

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Pubblicato il: 3 Dicembre 2016

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