Taser in Italia: cos’è e come funziona la pistola elettrica





Emissione di brevi scariche elettrche ad alta tensione (50mila volt) e bassa intensità in grado di immobilizzare anche un bisonte di 800 chili. Funziona così il Taser, la cosiddetta pistola elettrica utilizzata dalle forze dell’ordine di 701 Paesi nel mondo (Stati Uniti in primis) per immobilizzare le persone senza ricorrere alle armi da fuoco o al contatto fisico. Il Taser in ItaliaGià la 2014 (nell’ambito della discussione sul decreto sicurezza negli stadi voluto dall’allora Ministro dell’Interno Angelino Alfano) se ne parlava anche da noi, ma solo ora è partita l’effettiva sperimentazione di questa speciale pistola che non uccide, ma che in Italia viene considerata un’arma propria per la quale serve il porto d’armi.Al momento sono sei le città che sperimenteranno l’efficacia del Taser in dotazione alle forze dell’ordine e cioè Milano, Brindisi, Caserta, Catania, Padova e Reggio Emilia e in un secondo momento il progetto verrà esteso a tutta la penisola.Da dove arrivaTaser, in realtà, non è il nome dell’arma, bensì quella dell’azienda USA che ha inventato le pistole elettriche nel lontano 1969. La firma del progetto è di John Cover, ma solo dal 1998 è iniziata la produzione in scala industriale della pistola elettroshock a opera, appunto, della Taser (acronimo per Thomas A. Swift’s Electronic Rifle).Come funzionall funzionamento dell’arma avviene tramite l’emissione di due piccoli dardi collegati tramite dei fili elettrici al resto della pistola, che produce una scarica ad alta tensione e bassa intensità di corrente, rilasciata in brevissimi impulsi per 5 secondi.Perché la scarica venga effettivamente emessa entrambi i dardi devono colpire il bersaglio.

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Pubblicato il: 26 Marzo 2018

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