Sotto il fazzoletto di Marco Travaglio





Magari è soltanto colpa di un funzionario di Polizia ignorante, zelante, servile e ansioso di guadagnare “meriti” agli occhi del suo capo o Capitano: il ministro dell’Interno. Ma, anche se è soltanto questo, e non il frutto di precise direttive dall’alto, è bene dire chiaro e tondo che quanto è accaduto sabato scorso a Venezia è vergognoso e oltraggioso: Ottavia Piccolo è stata fermata dalla Polizia alla mostra del Cinema, poche ore prima della cerimonia di premiazione del Leone d’oro, perché portava al collo il fazzoletto dell’Anpi, l’associazione dei partigiani d’Italia. E quel vessillo non era neppure legato a una battaglia politica di questo o quel partito – peraltro perfettamente legittima (contro l’Anpi già si scagliarono, oltre ai berluscones, anche la Boschi e vari renziani ai tempi del referendum costituzionale) –, ma al presidio organizzato lì vicino da una serie di associazioni per denunciare la piaga degli infortuni e delle morti bianche sul lavoro. “Un tema gravissimo e serio di cui troppo poco si parla”, ha spiegato l’attrice: “L’iniziativa era stata autorizzata, a una certa distanza dal tappeto rosso

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Pubblicato il: 12 Settembre 2018

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