Riuscire a “cogliere l’attimo” a volte può costare anni di duro lavoro e dedizione, e l’esempio massimo di questa frase è certamente rappresentato dal fotografo scozzese Alan McFadyen. Egli ha infatti dedicato circa 4.200 ore e 720.000 fotografie al fine di immortalare un Martin Pescatore mentre si immerge nell’acqua e riflette perfettamente la propria figura. McFadyen è appassionato di ornitologia fin da quando era ragazzo, quando suo nonno lo portò a vedere il luogo di nidificazione del Martin Pescatore vicino Kirkcudbright, in Scozia, circa 40 anni orsono.L’esperienza non è mai stata dimenticata dal giovane McFadyen, che ha deciso di concentrarsi sulla fotografia al Martin Pescatore a partire dal 2009. Egli ha anche apportato dei miglioramenti alla zona di nidificazione dell’uccello, perché ogni anno i nidi si riempivano d’acqua a causa dei flussi delle maree. Il fotografo naturalista ha poi iniziato un’opera di ricerca fotografica che lo ha impegnato circa 100 giorni all’anno per 6 anni, sino ad oggi. La dedizione straordinaria del fotografo è frutto del comportamento imprevedibile degli uccelli: “I Martin Pescatore si tuffano così in fretta che sono come proiettili che si conficcano nell’acqua.
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