Sant’Antioco: storia della necropoli punica di Via Necropoli





La necropoli punica L’odierna via Necropoli di Sant’Antioco delimita un settore dell’area cimiteriale punica che, dalla fine del VI secolo a.C. ha costellato di tombe a camera monumentali scavate nel tufo le pendici del colle di Is Pirixeddus, oggi dominato dal fortino di età sardo-piemontese. Le tombe puniche sono del tipo a camera sotterranea, cui si accede attraverso un corridoio a gradini: l’interno del sepolcro, con un semplice ambiente a due vani divisi da un tramezzo centrale risparmiato nel tufo, ospitava i defunti della comunità punica di Sulci, i quali venivano inumati all’interno di feretri di legno o in sarcofagi di pietra. I defunti erano accompagnati nella tomba da una serie di oggetti, relativi sia al rito di celebrazione del funerale, sia alla sopravvivenza nell’aldilà; appartengono al primo gruppo le brocche usate per l’aspersione di unguenti e aromi e per le libagioni funerarie, al secondo le anfore, le coppe e i piatti. Spesso i defunti, al momento della tumulazione, indossavano monili ed ornamenti di tipo personale, come le splendide collane con vaghi in pasta vitrea ed oro alternati ad amuleti e scarabei in pietre dure, anelli, orecchini e fermatrecce in oro

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Pubblicato il: 13 Luglio 2018

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