RUOLO DELLE DIETE CHETOGENICHE QUALE STRUMENTO TERAPEUTICO CONTRO LE MALATTIE METABOLICHE





Le diete chetogeniche, caratterizzate da un basso contenuto di carboidrati, tornano periodicamente alla ribalta in quanto soddisfano la necessità di perdere peso in breve tempo. Nonostante vengano sconsigliate soprattutto per il rischio di effetti collaterali associati all’induzione di chetosi, condizione in cui la produzione di energia avviene a partire dai grassi anziché dagli zuccheri, esistono diversi studi per contro che suggeriscono come la rapida perdita di peso indotta da queste diete possa essere un valido strumento terapeutico per le persone affette da malattie metaboliche associate ad insulino-resistenza quali obesità, diabete mellito di tipo 2, steatosi epatica non alcolica e sindrome dell’ovaio policistico1, 2. L’argomento delle diete chetogeniche è uno dei temi di AME DAY, giornata di aggiornamento dell’Associazione Medici Endocrinologi, che quest’anno si è svolta il 26 e 27 maggio a Genova, Francavilla al Mare e Cosenza. Le diete chetogeniche, sono diete ipocaloriche con un apporto energetico generalmente inferiore a 800 kilocalorie al giorno e caratterizzate da un apporto di carboidrati giornalieri in genere inferiore a 50 grammi3. La carenza di glucosio, che deriva dall’adozione di queste diete, induce uno stato di chetosi, ossia la produzione di corpi chetonici a partire dai grassi presenti nei tessuti che vengono utilizzati per produrre energia. I corpi chetonici così prodotti agiscono sul sistema nervoso centrale portando ad un aumento sia del senso di sazietà, grazie alla riduzione dei livelli di grelina, un ormone che stimola l’appetito, sia del miglioramento dell’umore4

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Pubblicato il: 6 Luglio 2017

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