Rinuncia da Cazzaro di Marco Travaglio





Il paradiso terrestre Salvini se lo immagina così: un Mediterraneo pullulante di navi cariche di migranti, tutte dirette in Italia, da fermare sul bagnasciuga; un’Europa tutta governata da cloni suoi, cioè di Orbán, che rispondono picche alle richieste italiane di condividere il problema; una magistratura che lo processa ogni giorno, prima e dopo i pasti, per sequestro di persona, arresto illegale e altri reati politico-ministeriali. Ora, purtroppo per lui le navi di migranti ultimamente scarseggiano, grazie a Minniti e al governo Conte (che sarebbe anche suo), ma ne basta una ogni tanto per convincere i fan che sono migliaia, forse milioni.In compenso l’Ue se ne frega delle richieste di condivisione, grazie non solo a Orbán e agli altri camerati di Salvini, ma anche a chi dice di combatterli: Merkel, Macron, Juncker ecc. Quanto ai processi, non si sa neppure se ne partirà uno: il Tribunale dei ministri di Palermo esaminerà il fascicolo Diciotti; sceglierà fra sequestro di persona e arresto illegale, perché un reato esclude l’altro; esaminerà il dolo, cioè l’intenzione di nuocere ai migranti sulla nave e non, per dire, d’imporre all’Ue una gestione collegiale di un’emergenza collettiva; infine archivierà o chiederà non a lui, ma al Senato l’autorizzazione a procedere. Salvini non vede l’ora: lui alla sbarra e tutt’intorno due ali di folla acclamante. Per giorni ha sfidato il pm a indagarlo, l’ha dissuaso dal prendersela con oscuri funzionari, ha ripetuto che gli ordini li dava lui, ergo l’avviso di garanzia spettava in esclusiva a lui.Alla fine il pm l’ha accontentato, sia pur solo con un’iscrizione sul registro, che comunque è meglio che niente. Ora però il Cazzaro Verde ha letto che dovrà pronunciarsi il Senato e s’è di nuovo allarmato: come sarebbe a dire?

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Pubblicato il: 29 Agosto 2018

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