
Uno studio nato dalla stretta collaborazione tra IVI e l’Ospedale La Fe di Valencia sta rivoluzionando, ancora una volta, la Riproduzione Assistita. E sta dando speranza a tutte quelle donne, con bassa risposta e con insufficienza ovarica precoce, che non riescono a concepire a causa di problemi alle ovaie. Attualmente IVI annovera già tre bambini nati grazie alla tecnica, della quale è pioniere mondiale, del ringiovanimento ovarico attraverso il trapianto di cellule staminali del midollo osseo (BMDSC, Bone Marrow-Derived Stem Cells) nella arteria ovarica – ha dichiarato Daniela Galliano, Direttrice del Centro IVI di Roma. Questo studio, diretto dal copresidente di IVI, il Prof. Antonio Pellicer, condotto dalle dottoresse Sonia Herraiz, IVI, e Monica Romeu, ospedale La Fe di Valencia, e che ha visto, inoltre, la collaborazione della Dott.ssa Nuria Pellicer, medico di questo nosocomio, è giunto alla sua terza fase e presenta risultati che fanno ben sperare. Dopo la prima fase nel modello animale, attraverso la quale è stato impiantato tessuto umano nei topi per verificare l’efficacia del trattamento con cellule staminali, lo studio è giunto ad una seconda fase con 20 pazienti con bassa risposta ovarica
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