Queen: perché "Bohemian Rhapsody" è la canzone più ascoltata del XX secolo





Bohemian Rhapsody, con oltre 2 miliardi di ascolti sulle varie piattaforme streaming (Spotify, Apple Music, Deezer, Google Play, Tidal e YouTube), è diventata la canzone più ascoltata in assoluto tra quelle composte nel XX secolo, scalzando dal podio Smells Like Teen Spirit dei Nirvana e Sweet Child O’Mine dei Guns N’ Roses.Il leggendario brano dei Queen, vertice artistico del capolavoro A Night At The Opera del 1975, è considerata una delle migliori canzoni rock di sempre per la singolare commistione tra ballad, hard rock e opera.Bohemian Rhapsdody è stato il primo successo dei Queen ad entrare nella Top 10 negli Usa ed è rimasta per nove settimane al numero uno della classifica inglese.Il brano ha raggiunto nuovamente la prima posizione verso la fine del 1991, dopo la morte del frontman Freddie Mercury, quando è stato ripubblicato come doppio singolo insieme a These Are the Days of Our Lives, restandovi stavolta per cinque settimane.Nel 2000 è stata eletta nel Regno Unito canzone del secolo, il terzo singolo più venduto della storia e il secondo più trasmesso dalle radio inglesi.Nel 2004 è entrata nella Grammy Hall of Fame e nel 2008 è stata votata la canzone più bella di sempre da milioni di persone in più di 40 paesi.Lucian Grainge, Chairman e Amministratore Delegato di Universal Music Group, ha dichiarato: “Bohemian Rhapsody è una delle più grandi canzoni di una delle più grandi band della storia. Siamo così orgogliosi di rappresentare i Queen e siamo entusiasti di vedere la canzone ispirare ancora nuovi fan in tutto il mondo più di quattro decenni dopo la sua uscita.”Il successo del biopicIl record degli stream è naturalmente figlio del successo dell’omonimo film, uscito nelle sale italiane lo scorso 29 novembre, vincitore di 4 premi Oscar e biopic musicale che ha incassato di più nella storia del cinema con oltre 600 milioni di dollari, superando Straight Outta Compton, il lungometraggio sulla storia dei N.W.A, il più influente gruppo gangsta rap americano.Come tutte le opere di grande successo, anche il film Bohemian Rhapsody ha diviso in due il pubblico: gli scettici, soprattuto i cinefili più integralisti, ne criticano alcune inesattezze biografiche e un certo didascalismo di fondo; i favorevoli(tra cui noi) ne hanno apprezzato la straordinaria interpretazione di Rami Malek nei panni di Freddie Mercury e le emozionanti performance musicali, tra cui l’indimenticabile esibizione dei Queen al Live Aid del 1985.Ma com’è nata, e qual è il significato di una canzone misteriosa come Bohemian Rhapsody? La nascita della canzoneLunga quasi sei minuti (5 minuti e 56 secondi, per la precisione), una follia per essere il singolo di lancio di A Night At The Opera, la canzone ha richiesto sei settimane di lavoro.Fu utilizzata una mole enorme di nastro per le sovrainicisioni (180 nastri di parti vocali e 70 ore di parti operistiche), tanto che furono necessari sei studi di registrazione per completarla.Bohemian Rhapsody è stata pubblicata il 31 ottobre del 1975, ma le registrazioni erano iniziate al Rockfield Studio 1, vicino Monmouth, in Galles, il 24 agosto 1975, dopo tre settimane di prova a Herefordshire.Il brano è celebre per la sua particolare struttura musicale, composta da cinque movimenti: un’introduzione corale cantata a cappella, un segmento in stile ballata che termina con un assolo di chitarra, un passaggio d’opera, una sezione di hard rock e un altro segmento in stile ballata che conclude su una sezione solo piano e chitarra.Roger Taylor ha raccontato che la label, perplessa da tanta audacia, voleva tagliarla: “Ci dicevano che era troppo lunga e non avrebbe funzionato. Abbiamo pensato, ‘Beh, non avrebbe alcun senso, si perderebbero tutti i diversi stati d’animo che esprime’. Così abbiamo detto di no. O i sei minuti o niente”.L’intuizione della parte operistica fu, naturalmente, merito di Freddie, da sempre un appassionato melomane, alla ricerca di un brano innovativo e fuori dagli schemi che permettesse ai Queen di ritagliarsi un loro spazio, in un periodo in cui il rock era dominato da Led Zeppelin, Pink Floyd e Deep Purple.Mercury scrisse la canzone disordinatamente, in modo rapsodico, su un elenco del telefono e su dei foglietti sparsi, con parole indecifrabili per chiunque altro.Il pianoforte utilizzato da Freddie in studio era lo stesso che suonò John Lennon per incidere Hey Jude: due brani niente male.L’assolo di chitarra, suonato magnificamente da May, fu l’unica parte della canzone registrata senza sovraincisioni.Quando il loro manager, John Reid, la fece ascoltare a Elton John, pare che il cantautore abbia esclmato: “Sei impazzito

Per leggere il resto dell’articolo devi collegarti direttamente sul sito della fonte:









Continua

Pubblicato il: 26 Febbraio 2019

Potrebbero interessarti anche»