Pubblicità ingannevole – di Marco Travaglio





 Il governo ha appena depenalizzato l’abuso della credulità popolare. Subito dopo, sentendosi al sicuro, il Pd ha lanciato su Repubblica.it una campagna pubblicitaria per il Sì al referendum costituzionale (che, fra l’altro, non è stato ancora fissato e non può essere richiesto dal governo né dal Pd, ma dalle opposizioni). Cioè ha prelevato un po’ di soldi pubblici incassati abusivamente (la legge Letta 2013 prevede “rimborsi” in cambio di bilanci certificati, ma i partiti si sono autocondonati per arraffarli anche senza) e li ha bonificati a un giornale amico per fare propaganda alla schiforma Boschi-Verdini. Per giunta l’autospot – dal comico titolo “Un’Italia più semplice e più forte” – è pieno di bugie e castronerie tipiche della pubblicità ingannevole. E andrebbe proibito dall’Antitrust.1

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Pubblicato il: 19 Gennaio 2016

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