Psoriasi lieve-moderata, la parola ai dermatologi: per 8 su 10 più complessa da gestire di ogni altra patologia della pelle





Ansia, depressione e altri aspetti psicologici legati alla patologia, come il vissuto di stigmatizzazione; caratteristiche cliniche come cronicità e presenza di recidive; la scarsa aderenza alle terapie topiche. Secondo i dermatologi sono questi gli aspetti che rendono i pazienti con psoriasi lieve-moderata più “complessi” rispetto ad altri pazienti con patologie della pelle. O almeno ne rendevano particolarmente complessa la gestione fino a poco tempo fa, quando ancora non erano a disposizione dei dermatologi terapie topiche innovative, con efficacia, rapidità d’azione e semplicità d’uso maggiori rispetto al passato. È quanto emerge da un’indagine, condotta da Doxapharma con il sostegno di LEO Pharma, che ha dato la parola ai medici per rilevare, appunto, in che modo il cambio di passo delle terapie topiche per la psoriasi degli anni recenti abbia impattato sulla gestione della patologia da parte del dermatologo, ma anche sul rapporto e sulla comunicazione con il paziente: aspetto di grande peso considerando, come detto, la natura cronica e recidivante di questa patologia. 8 dermatologi su 10 hanno dichiarato che il paziente con psoriasi lieve-moderata è più difficile da gestire rispetto ad altri pazienti con patologie della pelle; “ansioso”, “preoccupato”, “rassegnato”, “difficile” sono gli aggettivi che nelle parole dei medici meglio descrivono questo paziente, che convive con un carico psicologico rilevante a dispetto della minore estensione e infiltrazione delle lesioni in questa forma di psoriasi rispetto ad altre più gravi.

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Pubblicato il: 28 Aprile 2019

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