
TEMPO di bagni, ma per chi non ha la fortuna di andare al mare la piscina in città rimane l’unica soluzione per trovare sollievo dal caldo. Ogni anno sono migliaia i ragazzi e bambini che trascorrono così una parte dell’estate, ma è bene sapere cosa fare per evitare problemi per la salute. “Per la sicurezza in piscina – spiega il pediatra Italo Farnetani, professore ordinario alla Libera università degli Studi di scienze umane e tecnologiche di Malta – l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha emanato nel 2006 delle linee guida valide ancora oggi, che individuano i rischi in tre categorie: fisici, microbiologici e chimici. Va comunque ricordato che quasi tutte le piscine hanno un regolamento esposto al’ingresso, quindi una sicurezza di metodo esiste. Per quanto riguarda i rischi fisici, il più frequente è che il bambino scivoli e si ferisca.
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