Pietrostefani, il latitante mantenuto dallo Stato





Cinecittà hanno già pronta la «parte seconda» della cattura di Cesare Battisti, l’ergastolano consegnato dal governo boliviano alle patrie galere con la regia del neo-presidente del Brasile Jair Bolsonaro. Ovviamente non stiamo parlando degli studios capitolini, ma degli uffici della Direzione centrale della Polizia di prevenzione, l’antiterrorismo italiano, che si trova proprio di fronte alla nostra piccola Hollywood.Ai piani alti di quella che si chiamava Ucigos il direttore Lamberto Giannini e il suo braccio destro Eugenio Spina, capo dell’antiterrorismo interno, coordinati dal capo della Polizia Franco Gabrielli, stanno studiando nei dettagli l’elenco degli ultimi 30 «most wanted» degli anni di piombo, tra i quali 12 ergastolani, quelli che non sono stati graziati dalla prescrizione, una panacea che ha salvato anche nomi eccellenti della lotta armata come le due ex primule rosse Simonetta Giorgieri e Carla Vendetti. Per qualche anno i nostri investigatori hanno pensato che ci fossero loro dietro alle nuove Brigate rosse, quelle che hanno ucciso i professori Massimo D’Antona e Marco Biagi, ma quella pista è tramontata e nessuno cerca più le due signore.La maggior parte dei ricercati nella lista in mano al ministro dell’Interno Matteo Salvini vive in Francia e ha potuto usufruire della cosiddetta «dottrina Mitterand» sino al 2002, quando anche la Francia l’ha messa in soffitta ritenendo che l’impegno politico del presidente non rappresentasse una fonte del diritto. Da allora i latitanti hanno dovuto ricorrere ad altre ciambelle di salvataggio: motivi di salute, l’acquisizione della cittadinanza francese, magari grazie al matrimonio con cittadini d’Oltralpe, la buona condotta, fino a ragioni più squisitamente tecnico-giuridiche. Tra i reduci parigini della stagione del terrorismo rosso il nome forse più noto è quello di Giorgio Pietrostefani, condannato insieme ad Adriano Sofri e Ovidio Bompressi per l’omicidio del commissario Luigi Calabresi, a Milano

Per leggere il resto dell’articolo devi collegarti direttamente sul sito della fonte:









Continua

Pubblicato il: 4 Febbraio 2019

Potrebbero interessarti anche»