Pesticidi: nei cibi provenienti dall’Europa, non v’è alcuna traccia o quasi





In un’epoca in cui le troppe comodità, a partire dall’acquistare del cibo confezionato al supermercato, per poi consumarlo comodamente in casa col solo sforzo di aprire lo sportello del frigorifero, ci fanno sentire la nostalgia di un tempo in cui, senza neanche essere nati all’epoca, tutto era gravoso, anche procurarsi il cibo, coltivarlo, raccoglierlo, stiparlo e consumarlo, facciamo un gran parlare della nostalgia del ritorno al passato, alle cose genuine di una volta, dimenticandoci come una volta le tossinfezioni alimentari, le epidemie erano all’ordine del giorno proprio perché non vi era nessun metodo pratico e, sopratutto efficace,per mantenere sano il cibo da consumare. Risultato? I famigerati pesticidi, quelli che nell’immaginario collettivo di ambientalisti e fanatici di ogni specie erano da bandire tout court non solo garantiscono la qualità del cibo, se usati con raziocinio, ma sopratutto, nei Paesi europei dove c’è attenzione per l’alimentazione, non residuano nel cibo pronto al consumo in tavola.(adsbygoogle = window.adsbygoogle || []).push({}); Secondo l’Autorità Europea per la sicurezza alimentare, infatti, su 83 mila campioni di alimenti provenienti dall’Europa, il 97% di questi non residuava alcun pesticida o se mai ve ne fosse stata traccia erano nella quantità ammessa per Legge.

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Pubblicato il: 25 Aprile 2019

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