Pensioni in prestito





Un prestito contratto con una banca o un istituto finanziario, seppur garantito dallo stato italiano. E’ la soluzione che il governo Renzi sta per estrarre dal cilindro per mandare molti lavoratori italiani in pensione prima del previsto, cioè attorno a 63 anni e non a 66, come stabilisce invece la legge Fornero. Uno dei pilastri dell’Ape, l’anticipo di pensione di cui ha parlato giorni fa il presidente del consiglio, sarà appunto il prestito previdenziale, un “escamotage” che consente di mettere le persone a riposo 3 anni prima, senza gravare troppo sulle casse dello stato. Rendere più flessibile la Legge Fornero, infatti, comporta inevitabilmente degli oneri per i conti pubblici perché, con l’abbassamento dell’età pensionabile da 66 a 63, l’Inps si troverebbe comunque a pagare nuovi assegni a migliaia di italiani nati tra il 1951 e il 1953 che, con le regole attuali, sono costrette invece a rimanere al lavoro

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Pubblicato il: 12 Maggio 2016

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