Volontaria, social o legata a una ristrutturazione aziendale. Sono le tre versioni previste per l’Ape (anticipo di pensione), il nuovo sistema che permetterà a gli italiani nati tra il 1951 e il 1954 di congedarsi dal lavoro prima di quanto prevede oggi la legge (66 anni e 7 mesi). Per ottenere questo beneficio, il lavoratore che vuole andare in pensione prima del previsto dovrà però ricorrere a un prestito previdenziale. Chiederà cioè un finanziamento a un istituto di credito, che gli anticiperà le mensilità di pensione percepite prima di aver compiuto i 66 anni e 7 mesi. Tutte le pratiche verranno svolte però attraverso l’Inps, senza la necessità di rivolgersi direttamente all’istituto finanziatore. Il pensionato restituirà le somme prese a prestito a rate, nell’arco di 20 anni, con una trattenuta sull’assegno pagatogli periodicamente dall’Inps.
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