Come si fa ad aumentare la quota di energia proveniente da una fonte pulita e rinnovabile come il sole se non si hanno a disposizione vaste distese di terra vuote dove poter collocare i pannelli che la catturano? In Giappone stanno sperimentando una soluzione che potrebbe essere copiata altrove: creare piattaforme galleggianti all’interno di bacini idrici artificiali. Nel 2018 dovrebbe essere ultimato l’impianto di questo tipo più grande del mondo, di cui vedete un rendering nella foto di apertura, costruito da Kyocera nella diga Yamakura, a Ichihara, nella prefettura di Chiba, 60 km a est di Tokyo.Un po’ di numeriL’impianto sarà formato da 51.000 pannelli installati su un’area di 180.000 metri quadri (più o meno l’equivalente di 22 campi da calcio) e si stima che genererà 16.170 megawattora all’anno, abbastanza per soddisfare le esigenze energetiche di 4.970 abitazioni. Quel che più conta è che in questo modo si eviterà di buttare in atmosfera oltre 8.000 tonnellate metriche di CO2 all’anno, l’equivalente del consumo di 19.000 barili di petrolio. In Giappone la terra necessaria per installare impianti di queste dimensioni scarseggia, in compenso abbondano i bacini idrici artificiali costruiti per fini agricoli o di controllo delle piene.I precedentiKyocera non è la prima a cimentarsi con le piattaforme galleggianti come alternativa a quelle posate a terra.
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