Più passa il tempo, più cresce il nostro istinto di solidarietà per Denis Verdini. Chi glielo doveva dire, all’ex macellaio fiorentino, che sarebbe diventato un Leader Pampers, come un pannolino usa-e-getta? Da due anni fa la stampella fissa al governo Renzi, che senza i suoi voti al Senato non sarebbe riuscito a far passare né la schiforma costituzionale né un bel po’ di altre leggi. E in cambio, a parte lo sdoganamento politico nei panni del padre ricostituente (che, per un sei volte imputato e una volta condannato, non è male), ha avuto pochino. Tre vicepresidenze di commissione, qualche posto di sottogoverno, fumose promesse a mezza bocca di cambiare l’Italicum (dal premio di maggioranza al primo partito a quello alla prima coalizione) di cui finora non si intravede neppure l’intenzione
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