Obesità, diabete e malattie cardiovascolari: un legame in comune?





Mary Jane West-Eberhard, ricercatrice emerita allo Smithsonian Tropical Research Institute dell’Università del Costa Rica a San José, in seguito al suo pluridecennale studio sulle funzioni del grasso viscerale, è giunta alla conclusione, che la tendenza all’obesità addominale associata a patologie come il diabete e le malattie cardiache si è evoluta dalla necessità di mitigare gli effetti sul sistema immunitario della malnutrizione nel periodo fetale e nella primissima infanzia. Ciò è stato illustrato in uno studio pubblicato su “Proceedings of the National Academy of Sciences”. West-Eberhard osserva che è ancora prassi valutare l’obesità sulla base dell’indice di massa corporea, che si basa solo sul peso e l’altezza del soggetto, senza prestare abbastanza attenzione alla distribuzione del grasso corporeo. Al contrario, va considerato che esistono due forme di obesità, una legata principalmente al grasso sottocutaneo e l’altra a quello viscerale (intra-addominale) e solo questo secondo tipo è strettamente associato allo sviluppo di malattie cardiovascolari, al diabete di tipo 2 e ad altre patologie autoimmuni. L’obesità sottocutanea, scrive l’autrice, “è una malattia diversa che richiede trattamenti diversi”.

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Pubblicato il: 9 Gennaio 2019

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