SICURAMENTE non ci sarà bisogno di telepass, tutor e autovelox, né di semafori o targhe alterne. Perché gli unici veicoli che possono circolare sull’autostrada appena inaugurata a Mülheim an der Ruhr, cittadina della Germania occidentale, sono le biciclette: si chiama Radschnellweg (o, più brevemente, Rs1) ed è la prima tratta di un percorso che, una volta completato, dovrebbe essere lungo 100 chilometri e collegare 10 città, tra cui Duisburg, Bochum e Hamm. Il condizionale è d’obbligo, perché Rvr, l’azienda costruttrice dell’autostrada – o meglio: bicistrada – ancora non ha reperito tutti i fondi per ultimarne la messa a punto. Le previsioni di Rvr sono entusiastiche: a regime, infatti, la Radschnellweg dovrebbe essere usata da oltre due milioni di pendolari, per un totale di 50mila automobili in circolazione in meno ogni giorno, con la conseguente riduzione di emissioni di CO2, polveri sottili e altri inquinanti che, proprio in questo periodo, abbiamo purtroppo imparato a conoscere da vicino. Il progetto, fanno sapere i costruttori, è molto più che una semplice pista ciclabile: Rs1 sarà infatti un’infrastruttura extralusso, larga quattro metri, con corsie separate per il passeggio e per i sorpassi, sottopassaggi per i pedoni, asfalto liscio e regolare, nessun incrocio e nessun semaforo.
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