News sulla terapia delle infezioni respiratorie nei bambini





Le malattie delle alte vie respiratorie costituiscono le più frequenti patologie in età pediatrica, a volte si tratta di un semplice raffreddore, altre di una più complicata rinosinusite, altre volte si tratta di un’infezione respiratoria ricorrente e altre ancora di forme allergiche. Dal punto di vista epidemiologico, secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, le infezioni respiratorie sono la maggior causa di malattia nel mondo e sono responsabili del 18% dei casi di morte nei bambini con meno di 5 anni. In Italia rappresentano circa l’80% delle visite pediatriche: infatti il 25% dei bambini entro il primo anno di vita e il 18% di quelli con età compresa fra 1 e 4 anni sono affetti da infezioni respiratorie ricorrenti (IRR) che sono generalmente non gravi ma presentano un elevato impatto sulla qualità di vita del bambino e dei genitori che si ritrovano a fare i conti con assenze da scuola e dal lavoro fino a 10-12 volte l’anno, quasi una volta al mese. Si calcola inoltre che il 10% dei bambini soffra di rinite allergica ed è opinione diffusa che i pazienti allergici possano presentare una maggiore suscettibilità a contrarre infezioni respiratorie rispetto ai bambini non allergici, generando un circolo vizioso. Possiamo infine dire che un terzo della popolazione pediatrica ha problemi alle alte vie respiratorie più o meno cronici” – ha spiegato Michele Miraglia Del Giudice, Pediatra e Allergologo presso la Seconda Università di Napoli. Che si parli di raffreddore, influenza, sinusiti o allergie il naso è sempre coinvolto, e in particolare la mucosa nasale, chiamata così proprio perché produce il muco che rappresenta la prima barriera di difesa dagli agenti esterni quali batteri, virus, particolato atmosferico e pollini

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Pubblicato il: 27 Febbraio 2017

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