MURANO: la concorrenza sleale e la contraffazione cinese mette in serio pericolo il futuro dei maestri vetrai.





Gli artigiani dell’isola, celebri in tutto il mondo (e con clienti illustri, da Hemingway alla first lady americana) schiacciati fra sgravi fiscali da restituire, vincoli ambientali da rispettare, contraffazioni e concorrenza sleale. L’appello di Confartigianato Venezia al governo: «Quest’arte ha quasi 800 anni, dobbiamo intervenire adesso se vogliamo che il prossimo millennio non sia quello della fine, ma della rinascita» Nella foto, Fondamenta dei vetrai, il cuore delle botteghe artigianali sull’isola Per chi vive a Murano, fino a una decina di anni fa la parola «silenzio» acquistava lo stesso significato degli altri soltanto a luglio. All’improvviso spariva quel rumore basso, di sottofondo, dei forni accesi, che nessuno sentiva se non quando non c’era più, all’arrivo delle ferie estive. Le orecchie fini dei muranesi lo riconoscono ancora quel sottofondo, ma molto attutito. La crisi di Murano si potrebbe misurare anche con il fonometro, oltre che con gli alberghi che aprono al posto delle fornaci, l’aumento di sale espositive e grandi negozi al posto dei laboratori o il dimezzamento dei vaporetti per i lavoratori pendolari (nella foto sotto, Fondamenta dei vetrai, il cuore delle botteghe artigianali sull’isola).

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Pubblicato il: 20 Maggio 2016

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