Moto a guida autonoma, il futuro delle due ruote è servito





Il portapacchi e le borse laterali sono pieni di diavolerie elettroniche: quelle che servono all’incredibile Bmw R 1200 GS, la vendutissima maxi enduro, di viaggiare da sola, senza pilota. Una dimostrazione di forza (tecnologica) impressionante perché se un’auto a guida autonoma fa impressione, vedere una moto che viaggia spedita senza nessuno in sella è una specie di choc.Il prototipo Bmw infatti riesce a partire, viaggiare e poi fermarsi da sola. E le prime prove appenna effettuate nell’area test del gruppo Bmw di Miramas, nel sud della Francia, sono di buon auspicio per una tecnologia che nessuno immaginava potesse passare così velocemente dalle auto alle moto.E’ la stessa Bmw ad ammettere d’altra parte che la R 1200 GS “sembra muoversi come per magia”: come altro definire una due ruote che parte in modo indipendente, accelera, gira nel tortuoso circuito di prova e rallenta in maniera indipendente fino a fermarsi? La meraviglia arriva dall’ingegner Stefan Hans e dal suo team, ma ha scopi molto più concreti di quello scenografico: l’obiettivo non è quello di mandare in giro moto da sole, ma sviluppare futuri sistemi e funzioni che rendano le-  due ruote ancora più sicure e confortevoli, e che aumentino il piacere di guida.

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Pubblicato il: 13 Settembre 2018

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