
È pensiero comune considerare le opere musicali come frutto di semplice ispirazione, di un momentaneo estro sfuggente che attende di essere “afferrato” e fissato dal compositore per la pubblica fruibilità. In realtà è più corretto considerarle come l’esito di una mediazione tra un’idea ispiratrice e il suo sviluppo consapevole mediante l’impiego di precise tecniche di scrittura attraverso le quali quest’idea viene elaborata. Talvolta però, a dimostrazione della loro abilità, i compositori si sono spinti così avanti nel rigore tecnico da generare, in modo quasi automatico, brani che sembrano scaturire più dal mondo logico-matematico che dall’arte dei suoni.
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