Mick Jagger, i 75 anni delle rughe più belle del rock





Un suo blasonato collega, Pete Townshend, scrisse nel 1965 in My generation, “Spero di morire prima di diventare vecchio”. Beh, non è diventato vecchio lui e nemmeno Mick Jagger, che oggi compie 75 anni. Invecchiato, tecnicamente parlando, Mick Jagger lo è di certo, ma non è vecchio nello spirito, nell’energia, in fondo a ben guardare non è nemmeno troppo vecchio nel fisico, sempre magro, atletico, scattante. Certo, le rughe hanno pesantemente segnato il volto, quel volto che, inquadrato in primo piano all’Ed Sullivan Show mentre cantava Satisfaction, fece impazzire l’America proprio nel 1965, ma le ingiurie del tempo non hanno infierito troppo su di lui.Bello e dannato, poco disposto a vivere entro i limiti e le consuetudini, Michael Philip Jagger ha costruito il suo mito mattone dopo mattone, canzone dopo canzone, concerto dopo concerto, in maniera instancabile e costante, passando tra eccessi e gioie, dolori e follie, diventando enormemente ricco e guadagnandosi addirittura la qualifica di “Sir”. Non lo aveva previsto, quando ragazzino sognava l’America e il blues, o quando alla stazione di Dartford, al binario 2 per l’esattezza, incontrò Keith Richards e decisero di metter su una band, ma la fama, il successo, la vita da rockstar, le ha cercate e se l’è guadagnate.Se le guadagna ancora, a ben vedere, quando potrebbe essere in pensione, vivere la vita del nonno e stare beato, mentre invece gira ancora il mondo cantando con i Rolling Stones e invece del nonno, anzi bisnonno per essere esatti, è diventato solo due anni fa ancora una volta padre, per l’ottava volta

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Pubblicato il: 26 Luglio 2018

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