Manolete: 70 anni fa la sua ultima corrida





Manuel Rodriguez Sanchez “Manolete” è considerato uno dei più grandi “matadores” di tutta la storia della corrida. Il suo stile nell’affrontare i tori era unico, statuario. Il suo corpo sfilato e longilineo rimaneva inchiodato al terreno di fronte alla mole infuriata dell’animale, che scartava di lato con la mossa della “muleta”, un guizzo plastico entrato nell’iconografia classica della corrida.Il suo talento era cresciuto negli anni della Guerra Civile spagnola, ed era stato nominato “matador de toros” proprio nell’anno della vittoria di Francisco Franco, il 1939. A coronare il sogno di una vita del giovane Manolete è il grande torero Gitanillo di Triana, che sarà con lui durante l’ultima corrida di 70 anni fa.Gli anni ’40 vedono la consacrazione del mito del giovane matador: oltre 70 corride lo vedono protagonista nel solo 1942, che gli costano 4 ferite per il rischio costante a cui si espone a causa della sua personale tecnica. Dall’altra parte il regime lo spinge a diventare uno degli eroi della “normalizzazione” dopo la drammatica frattura della guerra civile.Proprio gli impegni sovrumani richiesti dalla notorietà portano Manolete allo sfinimento nel 1944. L’anno successivo il grande matador si trasferisce in Messico per contrastare il rivale d’America Manuel Ruiz Vasquez, che gli aveva strappato momentaneamente il primato mondiale di vittorie

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Pubblicato il: 30 Agosto 2017

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