Lucrezio Tito Caro: riassunto vita e pensiero del poeta latino





Della vita di Lucrezio ci è ignoto quasi tutto: egli non compare mai sulla scena politica romana né sembra esistere negli scritti dei contemporanei in cui non viene mai citato, eccezion fatta per la lettera di Cicerone ad Quintum fratrem II, contenuta nella sezione Ad familiares, in cui il celebre oratore accenna all’edizione, forse postuma, del poema di Lucrezio, che egli starebbe curando. Però, in scrittori romani successivi egli viene spesso citato: ne parlano Seneca, Frontone, Marco Aurelio, Quintiliano, Ovidio, Vitruvio, Plinio il Vecchio, senza tuttavia fornire nuove informazioni sulla vita. Questo però dimostra che non si tratta di un personaggio inventato. La notizia biografica più ampia su Lucrezio compare nella traduzione del Chronicon di Eusebio fatta da S. Girolamo, che vi inserì anche notizie su vari scrittori latini tratte dal De poetis di Svetonio: Titus Lucretius poeta nascituri qui postea amatorio poculo in furorem versus, cum aliquot libros per intervalla insaniae conscripsisset, quos postea Cicero emendavit, propria se manu interfecit anno aetatis XLIV, «Nasce il poeta Tito Lucrezio. Costui in seguito, indotto alla pazzia da un filtro d’amore, dopo avere scritto alcuni libri negl’intervalli di lucidità che gli lasciava la follia (libri che furono poi riveduti da Cicerone), si uccise di propria mano a 43 anni di età»

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Pubblicato il: 8 Dicembre 2017

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