Il governo lancia la sfida alla povertà e lo fa proponendo una sorta di reddito minimo di inclusione, uno strumento che attualmente, tra i Paesi occidentali, risulta assente solo in Grecia e proprio nel nostro Paese. Seppur in forme diverse, il programma annunciato dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha, nelle intenzioni, l’obiettivo di fornire uno strumento di sostegno economico e non solo, a tutti gli indigenti del nostro Paese che, complice anche la crisi devastante di questi ultimi anni, avrebbero attualmente toccato quota 4 milioni. Ma vediamo nel dettaglio a cosa sta pensando il governo e come si comincerà ad agire praticamente fin da subito. Come ha precisato infatti lo stesso ministro Poletti, fin da quest’anno sarà possibile garantire un sussidio integrativo mensile di 320 euro per circa un milione di soggetti, tra i quali circa 600mila bambini che vivono in condizioni di povertà.Questo primo interevento sarà possibile grazie all’utilizzo di fondi per 600 milioni di euro già stanziati nella nuova Legge di stabilità. Ma il programma è decisamente più ambizioso e prevede che per il 2017, le misure di sostegno vadano a regime garantendo un supporto economico per tutti i citati 4 milioni di indigenti segnalati attualmente nel nostro Paese. Per fare questo si metteranno a punto strumenti di inclusione sociale che, insieme al supporto economico, possano essere sfruttati per reinserire i soggetti in questione nel mondo del lavoro
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