L’Internet delle emozioni





 Immaginate un amico virtuale in grado di leggervi nel pensiero, di capire al volo di che umore siete e di dire la cosa giusta al momento giusto: un campione di empatia, sempre sintonizzato sulla vostra lunghezza d’onda.Potrebbe essere un assistente domestico come Jarvis, il maggiordomo elettronico di Iron Man, ma anche una versione evoluta di Siri (iPhone), di Cortana o di un altro dei personaggi digitali che abitano i nostri smartphone.Potrebbe ridarvi la carica quando siete stanchi facendovi ascoltare un pezzo della vostra band preferita, oppure proporvi un bel film romantico quando siete travolti da una nuova storia d’amore.Siamo tutti consumatori. Ma potrebbe anche diventare invadente e fare leva sulle vostre debolezze per farvi acquistare prodotti e servizi. Un esempio? Dopo le feste siete ingrassati di qualche chilo (ve lo ha appena detto la bilancia collegata al braccialetto per il fitness): una “seduta” in palestra non può fare che bene… E qui (clicca “qui”) c’è un buono sconto per la palestra sotto casa.Potrebbe anche rendersi conto di avervi innervositi con le sue critiche e suggerirvi qualche integratore per gestire lo stress.Sentimenti digitali. Tutte le tecnologie necessarie a realizzare questi scenari sono già disponibili: benvenuti nella nuova Internet delle emozioni (evoluzione dell’Internet delle Cose), un sistema di algoritmi capaci di interpretare i segnali fisiologici del corpo umano – l’espressione del volto, il tono della voce, il ritmo cardiaco, la sudorazione…

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Pubblicato il: 4 Febbraio 2016

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