
La rete Eurydice, che studia e compara i sistemi scolastici europei, ha pubblicato in questi giorni il rapporto europeo Key Data on Teaching Languages at School in Europe, un’analisi sui principali aspetti legati all’insegnamento e all’apprendimento delle lingue in Europa. I dati coprono i 28 paesi dell’Unione europea, oltre a Bosnia-Erzegovina, Islanda, Liechtenstein, Montenegro, Norvegia ex Repubblica jugoslava di Macedonia, Serbia, Svizzera, e Turchia. Si inizia prima Dalla pubblicazione dei dati emerge che gli alunni della scuola primaria iniziano prima ad apprendere le lingue straniere e continuano per tutta la durata della scuola dell’obbligo; il numero di studenti dell’istruzione secondaria inferiore che impara due lingue straniere è aumentato rispetto a dieci anni fa; la maggior parte dei paesi ha attuato misure per sostenere i minori migranti che hanno bisogno di imparare la lingua del paese che li ospita. Resta invece molto basso il livello di ambizione ad apprendere una seconda lingua straniera. loadJwPlayer(‘y-7M-7Y25g_Rk’, ‘7M-7Y25g_Rk’, autostart: ‘false’, ”: ”); In Italia In seguito alla legge 53/2003 che prevede l’insegnamento obbligatorio dell’inglese dal primo anno della scuola primaria, in Italia gli alunni iniziano a 6 anni.
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