Le presunte "novità" sull’omeopatia sono solo vecchie (ulteriori) bufale





La notizia vorrebbe essere, secondo quanto annunciato da alcune testate giornalistiche, il superamento del controverso concetto di memoria dell’acqua, per attribuire una nuova veste scientifica all’omeopatia. “L’omeopatia? Una questione puramente chimica” è il titolo dell’articolo uscito questo mese sulle pagine dell’edizione italiana del magazine Popular Science, all’interno del resoconto di una conferenza internazionale dedicata al mondo omeopatico che si è tenuta a Firenze a marzo.In estrema sintesi, la novità scientifica in questione consisterebbe nell’identificazione di qualcosa d’altro, al di là del famoso acqua-e-zucchero, all’interno dei rimedi omeopatici. Attraverso osservazioni al microscopio elettronico, si legge, i ricercatori avrebbero trovato “un rilevante numero di molecole di principio attivo in tutte le diluizioni”. Ciò sarebbe sufficiente a chiarire come mai i prodotti omeopatici produrrebbero risultati che vanno al di là del semplice effetto placebo, spiegando il meccanismo di funzionamento e “sufficienti a dare una risposta terapeutica”, senza doverla giustificare attraverso teorie cervellotiche quali quella delle proprietà magiche dell’acqua.Lo studio che riscriverebbe la storia dell’omeopatiaSe la notizia fosse vera (ma non lo è, come vedremo), saremmo di fronte a un totale cambio di paradigma nel mondo omeopatico.

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Pubblicato il: 21 Maggio 2019

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