Se ci fosse bisogno di un simbolo delle nuove divisioni nel mondo, le manovre militari note come “Vostok 2018”, sarebbero un’ottima scelta. In corso da martedì in Siberia e nell’estremo oriente russo, sono le più grandi dalla fine della guerra fredda, con 300mila uomini, migliaia di aerei e carri armati. Ma soprattutto, per la prima volta, prevedono la partecipazione di truppe arrivate dalla Cina, il grande vicino prima alleato, poi nemico e poi di nuovo partner privilegiato di Mosca in un mondo in continuo cambiamento.
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