L’allievo non supererà il maestro





Non so se per gli elettori del PD – che per una sorta di nemesi si sono ritrovati come leader l’erede naturale del loro avversario politico – sarà motivo di rammarico o di sollievo, ma a questo punto è chiaro che l’allievo non supererà il maestro.In mancanza di idee innovative o minimamente originali, in mancanza di una visione, non dirò di ampio respiro, ma che vada al di là del dipartimento per le mamme, Renzi ha compilato una specie di summa di banalità e luoghi comuni e l’ha mandata in libreria, affidandole un unico quanto semplice messaggio: riavere indietro la poltrona di presidente del Consiglio.Sennonché, proprio nel goffo tentativo di sedurre i lettori con battute in stile Pieraccioni (e, forse, con la complicità del caldo estivo) si scorge l’abisso che lo separa dal maestro. Berlusconi, che pure ha elevato il trash a modalità di comunicazione politica, non si è mai sognato di raccogliere in un volume le sue banalità e le sue barzellette, pur avendone prodotte in quantità industriali e pur potendo verosimilmente disporre, come primo editore del paese, di un esercito di autori pronti a esprimerle in maniera ben più accattivante di quella del segretario PD, consapevole del fatto che un libro poco si adatta ad esprimere il vuoto.Non sorprende quindi che molti sostenitori del leader PD abbiano tratto occasione della sua opera per rivedere il giudizio su di lui. Rimane un mistero, invece, come abbiano potuto reputarlo in passato all’altezza di guidare il paese.Link:Abbiamo sbagliato a ridere di BerlusconiI nuovi azzurriVeramente destra e sinistra non esistono più?

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Pubblicato il: 26 Luglio 2017

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