La vita batterica potrebbe sopravvivere a temperature superiori a quelle ipotizzate finora





La vita può sopravvivere, senza apparenti danni al DNA, all’interno di una fornace abbastanza rovente da fondere il piombo: in base a un – controverso – studio dell’Università di Ghent, in Belgio, le spore di un batterio possono sopportare temperature superiori ai 400 °C per oltre 30 minuti, e una volta tornate in condizioni normali, continuare a crescere e formare colture.Le conclusioni del lavoro, pubblicato sulla rivista Extremophiles, dividono la comunità scientifica perché particolarmente eclatanti. Finora il limite termico per la sopravvivenza della vita animale era fissato a 50 °C, anche se alcune specie di batteri hanno dimostrato di poter resistere a temperature  superiori a 100 °C (122 °C, per un batterio trovato in sorgenti idrotermali del Golfo della California, a 2.000 metri di profondità).Oltre ogni limite. Un fattore che è noto influire sull’incapacità di sopravvivere ad elevate temperature è la presenza di acqua all’interno delle cellule. I ricercatori si sono chiesti se le spore batteriche (strutture biologiche resistenti agli stress ambientali, che possono germinare e formare nuovi batteri anche molto tempo dopo la loro formazione) avessero un limite termico più elevato.Hanno così posto una provetta piena di spore del batterio Bacillus amyloliquefaciens per tre giorni in un essiccatore allo zero per cento di umidità

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Pubblicato il: 21 Giugno 2018

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