I Lego piacciono ai bambini (e non solo) di tutto il mondo. Generazioni e generazioni di papà e mamme hanno indissolubilmente egato i mattoncini Lego alla propria vita, prima come bambini, poi come genitori accanto ai loro figli.Gli omini e le costruzioni più famose del globo, insomma, non hanno mai smesso di affascinare. Spesso però, proprio la Lego viene attaccata da più fronti per scelte di immagine e campagne pubblicitarie non sempre imparziali o eticamente condivisibili.Le accuseBasti pensare alla linea “Lego Friends”, appositamente pensata per le bambine, che ha ricevuto critiche e accuse di essere sessista. In questi set compare un universo femminile del tutto stereotipato, fatto di donne in miniatura chiuse tra le mura domestiche o nei centri di bellezza, contornate da accessori e oggetti colorati in tutte le varianti del rosa, dal cipria al rosa shocking.Oppure ai 20 nuovi personaggi, lanciati lo scorso anno nell’ambito dell’iniziativa #ToyLikeMe, in cui tra gli altri compariva un uomo anziano sulla sedia a rotelle, accompagnato da una donna più giovane. Questa rappresentazione di un cliché sempre più diffuso nella società moderna, si era attirata le critiche di quanti vi hanno letto un messaggio fuorviante, e cioè che la disabilità colpisce solo i vecchi.Arrivano i Lego disabiliEbbene, per rappacificare tutti gli animi e riprodurre tutte le sfaccettature dell’esistenza contemplando quante più casistiche possibili, iniziano a circolare proprio in questi giorni alcune immagini dei nuovi personaggi Lego, presentati alle fiere del giocattolo di Norimberga e Londra.Si tratta di una scena in un parco, i cui protagonisti sono un dogsitter, un gelataio, un ciclista e un uomo (giovane) sulla sedia a rotelle.
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