La guerra del sale e la zanzara infetta: come si spense il cervello di Dante





Quel mondo era piccolo. Tutti erano legati tra loro da vincoli di parentela, matrimonio, amicizia, alleanza, affari e convenienza. Una matassa confusa dentro la quale Dante aveva respirato fino a quel momento. Un groviglio di umanità che nell’estate del 1321 il poeta aveva appena finito di raccontare (“Inferno” e “Purgatorio” erano ormai in circolazione e l’ultimo canto del “Paradiso” era stato da poco terminato). Nel frattempo Dante aveva trovato il suo ultimo rifugio grazie alla …

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Pubblicato il: 13 Settembre 2021

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