Iva: le conseguenze se ci sarà l’aumento





Delle due l’una: o l’Iva aumenta a gennaio 2020 o il deficit italiano balza al 3,4%. E visto che la seconda ipotesi non è ammissibile, l’unica soluzione è che i 23 miliardi di euro che devono saltar fuori per evitare l’aumento del deficit pubblico arrivino dal ritocco dell’Iva. E’ quanto ha affermato il Ministro Tria, salvo poi frenare spiegando che fino alla fine dell’anno si lavorerà per scongiurare l’aumento.Perché le clausola di salvaguardia imposte dall’Europa impongono che i conti tornino e che vengano ciclicamente previsti rincari automatici a copertura di spese pubbliche già decise per poi provare a scongiurarne il rischio cercando alternative. Perché forse aumenterà l’IvaAl momento in Via Nazionale tutti sanno che l’aumento dell’Iva è più di una prospettiva remota e all’interno del Def il doppio ritocco delle aliquote dell’imposta sul valore aggiunto è stato annunciato in maniera chiara sia nel quadro tendenziale sia in quello programmatico.Da Palazzo Chigi, però, si minimizza e tutte le parti politiche ripetono che non c’è niente di deciso e che il passaggio dell’aliquota del 10% al 13% così come quella del 22% che arriverebbe al 25,2% non è scontato.Si tratta di una patata bollente che alla vigilia delle elezioni europeepassa di mano in mano ma che pende come una spada di Damocle sia sul futuro del Governo, sia, in maniera più pragmatica, su quello dei cittadini.

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Pubblicato il: 23 Aprile 2019

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