La volta buona delle buste arancioni dell’Inps per la simulazione della pensione. Dopo mesi di annunci, false partenze e battaglie in Parlamento, il presidente dell’Istituto nazionale di previdenza, Tito Boeri, porta a casa la sua battaglia: da inizio aprile partirà l’invio delle lettere a 7 milioni di italiani. Nella busta, il cui contenuto è stato anticipato dall’Huffington Post a dicembre, il cittadino troverà un fascicolo di quattro pagine con alcune informazioni utili, dalla data di pensionamento alla previsione dell’assegno mensile. L’avvio dell’operazione sarà possibile grazie a un accordo siglato tra Inps e Agid, l’Agenzia per l’Italia digitale che dipende da palazzo Chigi. Una partnership che sblocca una vicenda molto cara a Boeri e che allo stesso tempo sancisce la tregua, almeno per un giorno, tra lo stesso numero uno dell’Inps e il Governo, dopo il botta e risposta sul tema delle pensioni.L’accordo tra Inps e Agid sulle buste arancioni si inserisce all’interno di una collaborazione di più ampio respiro: ‘Cittadino digitale’, un progetto che ha l’obiettivo di incentivare i servizi digitali della Pa. Non solo le buste arancioni, quindi, ma anche i pagamenti elettronici, il pin unico per l’identità digitale (Spid) e il domicilio digitale, che sostituirà la tradizionale cassetta delle lettere
Per leggere il resto dell’articolo devi collegarti direttamente sul sito della fonte: