“Ingratitudine” – poesia di Corrado Cioci sul terremoto di Amatrice





Titolo della poesia: Ingratitudine Cave homines di linguaggio antico or ti risuona nella mente, fidato amico. Un poco la mano adorando e leccando ti fu per scacco temi l’uomo, non la mano. Al ringhio negato per il cor gentile or paghi L’aver troppo amato. Ingrato animal dal verbo sonante, velenoso Infido, peggior del serpe che lotta al morsi Dalle manguste canne. Eppur si fido’ dell’Uman sigillo.

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Pubblicato il: 17 Agosto 2018

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