
Una discriminazione , per l’esattezza la “distinzione operata in seguito a un giudizio o ad una classificazione”, qualsiasi sia la sua natura, è qualcosa di ignobile e meschino e su questo non dovrebbero esserci tentennamenti. Che si tratti di razza, genere, posizione sociale, orientamento e identità sessuale, non fa nessuna differenza: l’ intolleranza è un male da estirpare, e anche se questo ci sembra un concetto ovvio (purtroppo non è sempre così), è sempre cosa e buona giusta rimarcarlo e metterlo nero su bianco. Proprio per questo la notizia che in Svizzera è stata votata anche dagli elettori la mozione per modificare la legge sulla discriminazione in modo da renderla applicabile anche contro l’ omofobia è una good news arcobaleno da segnalare a caratteri cubitali con l’auspicio che il “buon esempio” possa superare al più presto il confine.
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