
È accaduto di recente: un volo Ryanair partito da Dublino e diretto a Zara ha dovuto effettuare un atterraggio di emergenza a Francoforte in seguito alla depressurizzazione della cabina dell’aereo. Dopo l’incidente (che si è concluso senza tragiche conseguenze) 33 dei 189 passeggeri sono stati portati in ospedale per malesseri di varia natura, tra cui il sanguinamento dalle orecchie.Perché questo disturbo? Qual è la pressione mantenuta all’interno di un aereo in quota, e che cosa succede al corpo umano se cambia in modo repentino? Il tema è ripreso in un articolo su The Conversation.Una via di mezzo. Gli aerei di linea volano generalmente a quote di crociera superiori ai 9.000 metri, salendo o scendendo di circa 600 metri al minuto. A 9.000 metri la pressione dell’aria all’esterno dell’aeromobile è pari a un terzo di quella a livello del mare, mentre, per questioni di comfort e di sicurezza, quella all’interno della cabina viene mantenuta a livelli equivalenti quelli tra 1.500 e 2.500 metri di quota (alta montagna, in pratica).È comunque una pressione inferiore a quella sul livello del mare: i gas si espandono, il sacchetto di patatine che avevate in borsa si aprirà con uno “scoppio”, e lo shampoo nel bagaglio a mano potrebbe uscire dal tappo
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