Il piano Marshall, la Ceca e il processo di integrazione europea (riassunto)





Potremmo dire che sarà proprio il piano Marshall, uno dei piani politico-economici statunitensi per la ricostruzione dell’Europa dopo la seconda guerra mondiale, a dare, in un certo senso, gli impulsi per la creazione di un nuovo ordine di convivenza nei territori europei, e che pertanto la sua importanza non si limita solamente a sostenere il differente livello economico europeo ma anche a gettare le basi a livello politico e strategico dell’Europa che verrà a formarsi negli anni a seguire del piano. Dopo l’annuncio da parte degli Usa dell’avvio del piano Marshall, gli inglesi e i francesi sperarono, alleandosi, di poter amministrare in maniera egemone l’amministrazione del piano in Europa, ponendosi come guide delle nazioni che desideravano aderire al programma di aiuti economici. Sarà a Parigi che verrà costituito il comitato per la cooperazione economica europea, nel 1947, per svolgere accurati studi di natura tecnica riguardo alle varie economie europee per consentire ad ogni paese di poter plasmare il proprio piano quadriennale e convergere i vari obiettivi da conseguire per ogni paese in una serie di obiettivi comuni. Ad ogni modo il piano Marshall non fu tale da compiere l’integrazione europea: vigevano ancora paure e conflitti, ad esempio i francesi avevano timore di una eventuale ricostruzione dell’industria pesante della Germania e cercavano di costituire una separata autorità che potesse controllare la Ruhr; tuttavia non si trovava una guida condivisa su questa separata autorità stessa in quanto i francesi volevano tenerne fuori sia gli inglesi che gli Usa.

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Pubblicato il: 7 Marzo 2019

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