
I pazienti anziani diabetici con molteplici comorbidità hanno maggiori probabilità di essere trattati con insulina verso un target inferiore di HbA1c, il che li espone al rischio dell’ipoglicemia, mentre i pazienti più giovani e sani che potrebbero trarre beneficio da una terapia maggiormente aggressiva presentano un controllo glicemico peggiore. Lo suggerisce uno studio condotto su 194.157 soggetti da Rozalina McKay della Mayo Clinic di Rochester, secondo cui si tratta di un paradosso che non associa affatto le necessità del paziente con il trattamento che riceve. I pazienti anziani o con patologie gravi sono a maggior rischio di ipoglicemia, la quale per loro sarebbe molto più pericolosa di un livello glicemico leggermente elevato, ma i benefici di un trattamento intensivo di solito impiegano anni, o anche decenni, per realizzarsi, e quindi molti pazienti anziani potrebbero essere trattati intensivamente e rischiare l’ipoglicemia a fronte di nessun vantaggio per loro.
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