Wole Soyinka è un attivista e letterato nigeriano educato in Inghilterra negli anni ’50, detenuto politico in Nigeria negli anni ’60, vincitore del premio Nobel per la letteratura nel 1986, esule e condannato a morte in contumacia negli anni ’90, e professore di letteratura in molte università inglesi e statunitensi.Soyinka è stato invitato al meeting interdisciplinare dei premi Nobel scientifici di Lindau nel 2015, dove ha tenuto un potente discorso contro l’attacco alla cultura perpetrato nel suo paese dagli estremisti islamici di Boko Haram. Noi abbiamo approfittato della sua presenza al convegno per parlare con lui di matematica e scienza.Prima di cominciare, mi permetta di dirle che siamo nati lo stesso giorno, siamo entrambi atei, abbiamo avuto entrambi tre mogli, siamo stati entrambi professori a Cornell, e abbiamo entrambi ricevuto una condanna da un regime totalitario: la Nigeria lei, e l’Unione Sovietica io. Ci divide forse la matematica?Beh, le racconterò una storia interessante al proposito. A scuola la matematica la odiavo: non solo l’algebra e la trigonometria, ma anche la semplice aritmetica.
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