Il lato oscuro delle ‘lacrime di sirena’, la maggiore sorgente di inquinamento negli oceani di cui non avete mai sentito parlare





La parola “granuli” può sembrare innocua, ma è qualcosa di molto rischioso per l’ambiente marino. Anche note come lacrime di sirena (mermaid tears), queste piccole palline sono una materia prima nell’industria della plastica. Invece di essere trasformate in articoli per la casa, molte finiscono nel mare, raccogliendo tossine sulla loro superficie che poi sono ingerite dalla fauna marina. Non così innocue, vero?I granuli sono i mattoni fondamentali per la maggior parte degli articoli di plastica, dalle bottiglie monouso agli apparecchi televisivi. Queste piccole palline – misurano normalmente dal millimetro al mezzo centimetro – sono classificate come microplastiche primarie, insieme alle microsfere usate nei prodotti cosmetici; sono piccole all’origine, diversamente da altre microplastiche derivate dalla frammentazione in mare dei rifiuti di plastica più grandi.Le piccole dimensioni dei granuli rendono facile il loro trasporto come materia prima, che poi i produttori fondono e modellano in tutti i tipi di prodotti di plastica. Purtroppo la cattiva gestione di queste sferule durante il trasporto e la produzione porta al loro inconsapevole rilascio nei fiumi e negli oceani attraverso i condotti di scarico, tramite dispersione nel terreno o dai rifiuti industriali.“Lacrime di sirena” è un appellativo azzeccato, considerando il potenziale danno che i granuli hanno sulla vita acquatica

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Pubblicato il: 10 Aprile 2019

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